Bugliano: il lago e l’amore proibito

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Hunter, Toxic Tony e HIV di Bugliano. Ormai sono inseparabili e in acqua si divertono; ma quel bagno nel lago è soltanto una scusa per fare i guardoni…


Hunter: i segreti del lago

“Vieni scorpione”, mi aveva incoraggiato Toxic Tony; “hai paura che l’acqua arrivi a toccarti il culo? Sei davvero così cacasotto?”

Da ragazzino nuotavo, ma dopo il terribile incidente che mi aveva cambiato la vita non avevo più osato mettere piede in una piscina!

“Cosa ti è capitato? Perdonami se te lo chiedo!” Tony era un fiume in piena con le domande, mentre piano piano ci allontanavamo sempre più dalla riva del lago; stavamo uno accanto all’altro, come due veri fratelli!

“Ho battuto la testa sul trampolino e ho perso sangue! Capisci Tony: ero in mezzo ai negativi e la mamma della mia ex ha fatto allontanare tutti! Poi ha sparlato del mio status all’intera scuola.”

“E in quell’occasione ho fatto il mio errore più grosso”, era intervenuto il mio virus. “Non posso sapere quel che accade nel corpo dei negativi perciò ignoravo la gravidanza della ragazza, sono stato io a far perdere l’equilibrio al nostro Hunter. Doveva capire in un modo o nell’altro che madre aveva la sua fidanzata!”

In realtà mi era già tutto chiaro quando Callie ha scelto i suoi genitori e mi ha scaricato per mettersi con un altro. Se solo fossi stato consapevole che era incinta di me! Avrei potuto veder nascere e crescere Joleen e avrei cercato di prendermi ogni responsabilità su entrambe.

“Quel che è fatto è fatto”, mi aveva sorriso Tony; “tu e HIV nostro non avete di che rimproverarvi!”

Ancora non ho dimenticato il giorno in cui ho rivisto Callie mentre insieme a ChaserNucleus ero entrato nel negozio della sedicente “Kelly Hunter” su ordine dell’agente Turnpike. E sapere che adesso sta qui a Bugliano ospite della dottoressa Sloan, mi fa ancora impressione; ho sempre evitato di parlarle, sono terrorizzato all’idea di scaricarle addosso tutta la rabbia che in adolescenza ho provato per lei. Anche se ora ha un altro nome! Presto o tardi però so che dovrà succedere.

“Ci dobbiamo rilassare Hunter, basta parlare di queste cose!” Toxic Tony non aveva intenzione di vedermi triste e ha iniziato a buttarmi acqua addosso! Più mi lamentavo che era fredda, più lui si divertiva. E il nostro HIV, uguale: se io mi alzavo in punta di piedi per evitare di prenderla in faccia, il virus mi causava una parziale vertigine facendomi barcollare, così gli spruzzi finivano ovunque.

“Adesso smettetela”, mi ero spazientito; “fra te e HIV mio siete peggio dei bambini all’asilo!” Tony non diceva niente. Si era limitato solo a sorridere e a osservare una specie di palafitta in legno, che si ergeva al centro del lago.

Avevo già visto in lontananza quella struttura, mentre ChaserNucleus andava come al solito a caccia di radiazioni; non ci eravamo però mai avvicinati troppo e io evitavo di chiederglielo, temendo chissà quale segreto traffico di scorie.

“No”, mi aveva rassicurato Toxic Tony; “i segreti del lago sono ben altri e ora ti ci porto! Occhio HIV, tieni la guardia alta!”

Oh no! Se qualcuno allerta il virus, significa che la situazione potrebbe essere rischiosa! Anzi, MOLTO pericolosa.


Virus: amore proibito

Quanto tempo ho impiegato a imparare cosa fosse l’amore; inizialmente ho creduto a chi lo vedeva solo tra umano maschio e umana femmina, fino a che mi sono reso conto di quanto complesso e travolgente sia quel sentimento in ogni sua forma. Mi sono addirittura accorto di provarlo anch’io, in maniera diversa e per molti incomprensibile ma quando uno dei miei umani sviene e questo lo salva da un pericolo è perché io lo voglio proteggere anche da se stesso, qualora serva.

Esistono amori sani, malati, e anche proibiti che bisogna vivere di nascosto; e da ormai tre anni io mi sono trovato a proteggere uno di questi! Forse la relazione fra umani più pericolosa di tutta Bugliano.

Ho osservato i miei ragazzi avvicinarsi piano piano alla struttura in legno e Tony ha teso le orecchie; dentro si sentivano rumori inequivocabili, un maschio e una femmina umani parlavano a bassa voce, intervallando le parole ai respiri. Erano loro!

“Non voglio essere un guardone!” Solo questo ho sentito dire a Hunter, che si è girato per andarsene ma io sono intervenuto: un dolore improvviso ai piedi che l’ha fatto desistere dal tornare indietro nell’acqua fonda!

Il gioco si fa duro e se io non me ne voglio andare, nessuno se ne andrà! So bene quanto la coppia nascosta nella casa di legno tenga alla propria discrezione, ultimamente però il maschio negativo dà segni di squilibrio e sta mettendo la propria amata in pericolo. Ora quindi è giusto che lei sappia con chi ha a che fare, a ogni costo.

“Ti prego Gifter”, si sentiva il maschio parlare dall’interno; “diventa una parte di me per sempre! Dimmelo quanto mi vuoi dare il virus!”

Sempre se io voglio, entrare nel corpo di uno così irresponsabile; poverino, già pensa alla conversione quando senza il mio esplicito consenso il test non risulterà mai positivo qualunque cosa voglia o faccia il gifter.

Lo so, non è giusto mettersi in mezzo quando gli altri sono in intimità; all’inizio mi diverto sempre a stuzzicare il partner negativo di ogni coppia sierodiscordante, ma ogni volta che succede, poi la coppia si sfascia e sia il positivo sia il negativo danno la colpa a me.

Adesso invece è arrivato un momento ancora più importante: la coppia si deve sfasciare ma almeno, la colpa, vada all’uomo con l’uccello! Io non c’entro!


Rachel: Bugliano piena di guardoni!

Sono anni che io e l’amore mio ci incontriamo al lago e nessuno è mai venuto a dar fastidio; scegliere un posto vicino a una centrale nucleare è un deterrente per chiunque! A parte Nucleus l’alieno che ogni tanto viene qui a far colazione con le radiazioni, ma a lui sono abituata.

Prima ero qui di rado, lavorando in Gendarmeria ero sottoposta ai turni che il Maresciallo Fondina mi imponeva ma ultimamente, perdendo il lavoro, nel male ho guadagnato un’ottima opportunità e mi sono portata un sacco a pelo permanente qui nella palafitta che io e il mio amato abbiamo costruito insieme.

“C’è qualcuno fuori”, mi ha avvertito lui improvvisamente; “non vorrai mica farti vedere in queste condizioni?”

Come se fosse la prima volta che mi stendo senza veli in riva al lago, col mio meraviglioso tatuaggio biohazard in bella mostra; tanto c’è HIV a coprirmi le spalle, per qualsiasi evenienza.

“Spiegami perché non mi vuoi dare quel bel virus, tu hai una protezione garantita e io?”

Dirgli che sono non rilevabile, proprio adesso? Troppe cose dovrei svelare sul mio passato e futuro. E anche sulla sua vera identità! Per il momento restiamo soltanto Rachel Richards e Ryan John. Più falsi di così non si può, anche se il mio nome di battesimo è quello vero.

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