Gli autori del Mondo Positivo: chi siamo
Siamo due amici conosciutisi via Internet, Elena e Alessandro, alias Elettrona e Gifter. Attraverso questo blog vogliamo unire la passione per la scrittura e i thriller con una causa che ci sta a cuore: la lotta all’HIV.
In teoria le nostre condizioni sensoriali e fisiche non dovrebbero interessare al pubblico ma siccome il mondo spesso e volentieri non la pensa così, aggiungiamo il dettaglio: siamo rispettivamente una donna eterosessuale, non vedente dalla nascita, HIV negativa. E un uomo gay, vedente, HIV positivo dal 2013.
In poche parole, ci riteniamo l’elettrone e il protone di uno stesso atomo: il polo negativo si occupa della parte tecnica e l’allestimento della piattaforma on line oltre ad aver ideato le trame principali, il polo positivo non avendo competenze tecniche sulla creazione di siti web, approva o disapprova i contenuti eliminando il più possibile eventuali stereotipi ed errori sul tema HIV perché fantasia sì, esagerazioni sì, ma i cliché sarebbe meglio evitarli.
Più stima, meno stigma
L’obiettivo di questa realtà web e relativa pagina Facebook è raccontare e combattere la sierofobia (stigma sociale ai danni delle persone con HIV), creando un punto di vista sierocoinvolto e “sierocapovolto”: in medicina “positivo è male e negativo è bene”, mentre nella comunità di fantasia PlusBrothers Il Mondo Positivo, accade il contrario.
Il mondo reale è pieno di ignoranza sul tema, tanto che 6 italiani su 10 non vorrebbero un collega con l’HIV e noi abbiamo creato il Mondo Positivo nel quale a subire l’emarginazione è chi, non avendo il virus, porta con sé l’energia NEGATIVA.
Essendo privi di competenze mediche o psicologiche lasciamo i discorsi più impegnativi a chi ha adeguata esperienza sul campo, noi proviamo a contribuire con le nostre possibilità: l’ironia e la voglia di divertirci ma, se altre pagine ambientate come noi nella fantomatica Bugliano vengono definite “troll a fin di bene”, la nostra intenzione non è provocare quindi non chiamateci troll! Siamo una pagina satirica e così vogliamo essere definiti.
“La vostra ironia su chi già subisce stigma è fuori luogo”, ci ha criticato qualcuno ma noi rispondiamo a tono perché la satira nasce per “prendere in giro i potenti”. E in questo caso l’HIV è il più potente in assoluto:
Cosa è più potente di un virus per il quale esistono cure per tenerlo sotto controllo ma ancora non viene eradicato? Chi è più potente di uno stigma che va avanti da decenni e sembra duro a morire? Chi ci tiene più sotto scacco di un’infezione che ha condizionato la nostra sessualità con la paura della morte (e dello stigma)?
Su questo, vogliamo citare le parole della pagina satirica “Uomo Morde Cane”:
…serve cultura e capire che per “potente” non si intende solo il re o il politico ma qualsiasi persona o evento che possa tenerci sotto scacco. E malattie, dipendenze, sofferenze e morte sono “potenti” nel senso più forte del termine.
L’ispirazione
L’idea iniziale è nata dopo aver appreso di alcune persone che cercano di contrarre intenzionalmente l’HIV, si chiamano bug chaser ed è una sottocultura molto isolata principalmente fra i maschi omosessuali.
Ma abbiamo iniziato a scrivere i racconti dopo aver visto un video in cui Red Ronnie insinua che Freddie Mercury abbia avuto rapporti non protetti pur consapevole di essere positivo all’HIV.
Non valeva la pena arrabbiarci con un individuo che cerca la visibilità pigliandosela con chi non può più difendersi, allora ci siamo inventati l’alter ego di Freddie, inizialmente sotto il falso nome di “Zach Nolan”: sostieni senza prove che il cantante dei Queen abbia dato in giro il virus? Benissimo, noi creiamo un mondo in cui trasmettere il virus è un dovere civile e Freddie è il “paziente zero” per il ceppo HIV di Bugliano.
Cosa facciamo? Un po’ seri, un po’ no
Anche se il nostro virus HIV di Bugliano è un alleato degli umani, sfruttiamo i racconti di fantasia per dare informazioni su quello cattivo e reale poiché l’ignoranza è talmente diffusa che persino molti medici e dentisti rifiutano di assistere persone con HIV malgrado i progressi scientifici abbiano fatto enormi passi avanti e gli operatori sanitari dovrebbero essere i primi a smontare i pregiudizi ancora radicati e risalenti alla società anni 80.