Dove si balla? …Ma sono domande da fare quando si sta celebrando il funerale di Raymond Still? Questa è maleducazione, anche se a chiederlo è HIV di Bugliano.
Genitori umani
Adoro i miei genitori umani Elettrona e Gifter perché sono gli unici a credere in me e insegnarmi ad amare, quando i loro e i miei simili fanno di tutto per scoraggiarmi convinti che l’amore per noi virus non debba esistere, tanto meno nei confronti di altre specie viventi.
A volte non so esprimermi
E ti vorrei amare, ma sbaglio sempre…
Mi sento inadeguato proprio come il personaggio nell’amatissima canzone di Mahmood e Blanco: non so quale sia il modo giusto per dirglielo perché Elettrona è negativa e il suo status mi impedisce di comunicare con lei, ma le voglio tanto bene quanto ne voglio al suo collega positivo (il mio Genitore Uno —> Untore Genio) col quale sono in simbiosi da anni.
Lei ha insistito fin dall’inizio perché io potessi avere un mio spazio a Bugliano e gliene sarò riconoscente a vita, fosse stato per Genitore Uno che mi ospita in corpo dal 2013 io sarei dovuto rimanere un accessorio prezioso nel mondo sierocapovolto, senz’altro un tesoro da custodire ma pur sempre poco più di un oggetto: le emozioni degli umani avrebbero contato più delle mie, anzi i miei sentimenti sarebbero rimasti sotto il loro controllo e filtrati a loro piacimento. Un’esistenza frustrante e decisamente inaccettabile per un virus come me!
Anche se mai mi sarei aspettato di dover affrontare un dolore come quello dei giorni scorsi. Ero impreparato, poiché nessuno mi aveva spiegato che l’amore per un umano fosse così potente da farti soffrire quando lo perdi.
Non ho paura della morte
La morte per noi virus è un evento indolore, perché trasmettendoci da un corpo all’altro è assicurata la nostra continuità e possiamo replicarci all’infinito per generazioni; ma vedere Raymond Still smettere di respirare e poi venir portato via da altri umani in una scatola chiusa, mi ha talmente sconvolto che non ho potuto fare a meno di legarmi a una canzone malinconica accesa a ogni ora nel CampusIbuol:
Ovunque sarai, ovunque sarò
In ogni gesto io ti cercherò
Se non ci sarai io lo capirò
E nel silenzio io ti ascolterò…
Esasperata, Elettrona ha spento la musica; allora non veniva dal campus, ma da casa sua! Tanto sono provato dal dolore che nemmeno riesco a capire dove mi trovo esattamente.
“Silenzio, perché silenzio? HIV, che cazzo fai? Sarà il caso di muoversi!”
Dove si balla!
A volte decifrare il linguaggio umano è una sfortuna perché, se i negativi non comprendono me, io sento perfettamente loro e quando si arrabbiano non si può controbattere! Me lo potevo permettere solo con Ray, non per niente lo chiamavo “papà” anziché genitore 3. “Dai, virus, tirati su perché se dormi troppo poi ti svegli morto!”
Sono d’accordo. Quindi? Dove andiamo?
“Dove si balla!” E niente, Elettrona ha iniziato a muovere il culo a ritmo di una canzone arrivata sempre da quel Sanremo su cui tanto si parla ultimamente al campus, e probabilmente anche fuori: “Se non riprendi a vivere, è il peggio torto che puoi fare a Ray. Vieni, scendi in Aula POSifunzionale ti stanno aspettando per la cerimonia di saluto!”
Non sto sognando! Le note della canzone “dove si balla” si sentono ad alto volume e cerco di chiedere spiegazioni perché in tutti i funerali umani a cui ho assistito c’era silenzio e pianto, qui invece pare una festa. Ma soprattutto, se è vero che Ray è una loro creazione quanto me, per quale ragione Genitore uno e due hanno consentito alla malattia di ucciderlo anziché permettermi di combatterla da dentro il suo corpo?
Nessuna risposta! I miei due genitori sembrano spariti nel nulla con un gran botto: al posto di Elettrona c’è Tatiana che balla con Adri muovendo il culo! “Da oggi si inizia a vivere, hai capito virus? Si fa come diciamo noi e tu ci stai a sentire.”
Sì, d’accordo, ma di quale cerimonia parlavano i miei genitori uno e due, se la stanza è vuota? Il corpo di Ray non c’è, siamo solo noi, quale complotto state organizzando?
“Non ci sono trappole HIV, solo che insieme a lui c’è stato un altro morto, uno di noi.”
Oh cazzo! Ora la faccenda si complica assai, hanno scoperto ciò che io so da tempo e non trovavo il modo di fargli sapere: “A volte non so esprimermi… Sbaglio sempre…” Come hanno fatto quei due ragazzi negativi, Mahmood e Blanco, a conoscere la mia inadeguatezza e trasformarla in canzone d’amore?
La musica diminuisce d’intensità fino a spegnersi, e quasi mi sembra di sentire la voce di Ray parlarmi: “Stai tranquillo virus, te la caverai anche senza di me perché ti ho dato delle grandi potenzialità e la compagnia dei ragazzi ti basta per vivere. Proteggi loro e la dottoressa Sloan, lei ha tutto quello che necessita per migliorarti e ricorda: la musica è importante, usala quando parli coi negativi. Addio, HIV!”
Allora è vero! La continuità esiste, Evelyn Sloan mi è biologicamente legata sul serio! per fortuna le mie replicazioni non si sono fermate con la nascita di Tatiana e la morte di sua madre, la povera Maria Sole! …E nemmeno con la morte di Ray.