Rachel, Laura, Manuela
Rachel Wilson, Laura Vitale o Manuela Alamari? Una persona, tre identità, un solo pericolo da cui nascondersi.
Zach Nolan nasce nel 1991. Anzi rinasce, perché quello nemmeno è il suo vero nome. Ha trascorso gli anni precedenti in Inghilterra e viaggiato per lavoro intorno al mondo, fino a quando durante gli anni ’80 nella sua vita è entrato il virus HIV, che l’ha costretto a sospendere ogni attività.
Lui è stato una leggenda della musica ma il male non guarda mai chi sei prima di colpirti, a quel tempo avere il virus costituiva una condanna a morte senza appello e una volta risultati positivi si doveva sperare di ammalarsi più tardi possibile. Zach Nolan però nel 1987 era già in AIDS conclamato.
La disperazione per le condizioni di salute sempre più precarie l’ha portato a sottoporsi a una cura sperimentale inventata da un ricercatore indipendente di origine americana, arrivato a Londra per occuparsi esclusivamente di lui. Molti sono stati gli interrogativi che amici, medici e conoscenti di Zach si ponevano sul misterioso Raymond Still; com’era possibile che questo, dagli Stati Uniti, avesse viaggiato migliaia di chilometri per curare una sola persona e senza chiedere soldi in cambio, a uno famoso come lui? Ma soprattutto senza che le presunte cure fossero mai state divulgate nelle riviste scientifiche?
Quel Ray aveva tutta l’aria del cialtrone, ma Zach non ha voluto sentir ragioni: per tentare di risolvere la propria malattia, avrebbe seguito il dottore in capo al mondo!
Ma come ogni accordo che si rispetti, anche quello tra Zach Nolan e Raymond Still aveva le proprie clausole, che il medico ha espresso molto chiaramente:
Per le prime regole è bastato raccontargli di un mitomane a piede libero, pericoloso come quello che uccise John Lennon; l’ultima però è stata la condizione più difficile da accettare anche se di fronte all’idea che il suo sacrificio potesse servire per un eventuale futuro vaccino contro l’AIDS, si è convinto definitivamente.
Anche quando, una fredda domenica di novembre 1991, Ray gli ha annunciato che entrambi se ne sarebbero andati per sempre da Londra e, successivamente, gli ha iniettato un sonnifero. Come se non bastassero le clausole precedenti, questa era ancora peggiore: doveva fingersi morto!
Quando Zach Nolan ha aperto gli occhi, si è trovato in un paese sconosciuto: Bugliano, dove ripresosi dalla malattia ha continuato a vivere nascosto dal 1991 a oggi. All’inizio non ha mai saputo quando e se Ray abbia inoculato il virus ad altre persone e si è rassegnato ad una vita da recluso, fino a che Ray Still si è ammalato.
Ora Zach vive nel CampusIbuol, la residenza per gli studenti della IBUOL International Bugliano University of Life e finalmente l’hanno liberato dalla maschera, ma a un prezzo altissimo: il mitomane esiste davvero…
Zach vuole ricostruire la propria esistenza a partire dal suo vecchio nome: Freddie. Addirittura Still gli ha raccontato di una figlia mai conosciuta, di legami biologici con una comunità virale… Come prenderà tutto questo? Ce la farà a mettere insieme passato, presente e futuro?
Rachel Wilson, Laura Vitale o Manuela Alamari? Una persona, tre identità, un solo pericolo da cui nascondersi.
Fare sacrifici appesantisce la vita, ma quando le soddisfazioni arrivano Freddie e Salvo Mondo capiscono che ne è valsa la pena.
Il momento più doloroso: quello di dare l’ultimo saluto alla piccola Grace. Non è mai facile quando si deve dire addio a un bambino…
Il giorno in cui la piccola Grace è scomparsa, le sorelle Samantha e Jessika Filibui stavano tenendo un concerto neomelodico al ristorante il Papero Offeso – Bugliano. Bisogna ripartire da lì.
Bene, oggi niente omicidi. Se per Adri la frase significa giornata tranquilla, per Greta è un vero incubo.
Un quadro che appendo: messaggio inquietante e incomprensibile da giorni nei sogni di Greta, a ricordarle una tormentata adolescenza.
Provata da una brutta esperienza di ghosting, Greta vuole cambiare aria e il gelato vegano in Pro Loco è un’ottima distrazione.
La protesta contro Raymond Still, fino allo stupidosauro. Il virus stavolta col Bugliano Cold sta rischiando grosso.
Maria Sole, Arianna, Valentino: il Campus IBUOL chiede giustizia per le vittime del Dissanguatore.
Sono arrivati i nuovi letti al Campus: si chiamano Medbed, promettono miracoli e Bugliano Cold è chiamato a indagare.