La posta del culo: speciale Halloween

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Halloween sì, Halloween no. Ogni ottobre iniziano una settimana prima a rompere i marroni (è pure la stagione) con questa solfa della “festa satanica” e speriamo di dargli una bella strigliata!


Halloween: sempre i soliti post

Da notare che il 31 ottobre si celebra solo nei paesi anglosassoni ma ormai, a livello commerciale, è diventata una ricorrenza diffusa in tutto il mondo: a voglia vendere dolci, costumi, e cavolate varie! Non esiste obbligo comunque, almeno qui in Italia nessuno ti emargina se per qualunque ragione non festeggi Halloween o ignori i bambini per strada che chiedono “scherzetto o dolcetto?”

Ciò nonostante, i media sono stracolmi di gente che scassa i marroni con la storia dell'”americanata”, “non è la nostra tradizione” o peggio “è la festa della morte, è meglio celebrare Gesù” – come se dei bambini vestiti da strega o scheletro o zucca potessero far del male! Quando per l’intero anno ci sono un sacco di zucche travestite da umani, anche ai piani alti del potere, che fanno danni e le persone continuano a portare loro immeritato rispetto.

Anche l’albero di Natale, più Babbo Natale con le renne, sono delle tradizioni importate da altri paesi. E allora?

La posta del culo: cancellate Halloween!

Noi come blogger del Mondo Positivo amiamo Halloween e non abbiamo alcuna intenzione di nasconderlo, e pur rispettando chi la pensa in maniera diametralmente opposta, vogliamo porre l’attenzione sulle contraddizioni di alcuni: quelli che vorrebbero cancellare Halloween, sono gli stessi a indignarsi se leggono un articolo dove una scuola ha deciso di celebrare l’inverno o la fine dell’anno piuttosto che “il santo Natale”, e alzano le barricate tipo “vogliono toglierci il Natale!” Ma innanzitutto, “vogliono” chi? Questo plurale anonimo chi rappresenta?

Nessuno vuole “togliere il Natale” e la faccenda feste religiose è solo un pretesto per frantumare quei frutti a guscio di cui già abbiamo parlato, perché alla fine scuole e aziende fanno in modo che le persone possano celebrare tutte le festività invernali in blocco! Di chi è la colpa se la religione cristiana ha deciso di festeggiare 25 e 26 dicembre, poi il primo dell’anno e l’epifania a stretto giro di posta? Con eventualmente pure la vigilia e aspettare la mezzanotte il 31 dicembre, quest’ultimo non religioso e a discrezione di ognuno?

Siccome in genere scuole e aziende fanno pausa prima del 24 e riaprono dopo il 6 di gennaio, augurare “buone feste” e fare i lavoretti “per le feste” non scontenta nessuno… Tranne quelli talmente insicuri di se stessi che si attaccano solo a quello pur di sentirsi in un gruppo di appartenenza.

Condividiamo senza alcun problema la nostra avversione nei confronti del Natale cattolico perché entrambi, anche avendo situazioni familiari diametralmente opposte, viviamo questa festa comandata come un obbligo di dare e ricevere auguri e regali a persone che vediamo solo in quelle occasioni, telefonate indesiderate, parenti incontrati solo quel giorno che ci fanno le solite domande sperando che questo Natale abbiamo finalmente soddisfatto le loro aspettative, spesso e volentieri tutto il contrario dei nostri sogni e ambizioni. Vorremmo essere liberi di festeggiare o di non farlo, senza avere qualcuno a dirci cosa si deve e cosa no.

Halloween al contrario non è così: se anche per strada trovi dei bambini in costume puoi anche passare oltre! Sì, va bene, a uno di noi è accaduto un anno che qualcuno abbia suonato il campanello chiedendo “scherzetto o dolcetto?” Ma anche là è a nostra discrezione aprire o no, comprare dolcetti da regalare o no, senza doverci per forza sentire in colpa! E anche fosse che un ragazzino ci entra in casa a farci scherzetti? Almeno rompe la monotonia di una serata mezza autunnale mezza invernale, l’ennesima di divano e serie tv per molte persone.

Se però a Natale rifiuti di rispondere al parente scassa marroni, cosa succede? Quelli che ti sono più vicini ti tengono il muso per tutto l’anno a venire.

La differenza sostanziale fra gli scassa marroni del Natale e noi, quindi, è che noi non vorremmo in alcun modo la cancellazione “per legge” di quella o altre feste “comandate” cattoliche; saremmo più contenti se nessuna festa fosse “comandata dall’alto” ma ognuno potesse partecipare alle “tradizioni” come le sente, o anche evitarlo se non ci si riconosce. Senza per questo venir additato in alcun modo.

A chi auspicherebbe l’eliminazione di Halloween allora diciamo: non comportatevi come quella “cancel culture” di cui sbraitate in continuazione, siate liberi e lasciateci liberi perché la gioia non uccide. Che venga dai bambini in costume “scherzetto o dolcetto”, dai Babbo Natale e le renne, i Gesù Bambini o altro, è sempre gioia e va rispettata come tale! Se a noi dà più gioia Halloween rispetto al Natale non siamo inferiori o superiori, la pensiamo semplicemente in modo diverso e non vogliamo farvi paura né, tanto meno, del male.

Halloween: esorcizzare il male

Mai abbiamo nascosto di amare contenuti da leggere e ascoltare sull’horror e il crime; un po’ meno il fantasy e il paranormale, ci indirizziamo soprattutto verso i casi irrisolti – true crime o meno che siano; e tutto sommato la ricorrenza di Halloween li “sdogana” al grande pubblico.

Nei diversi siti e pagine che seguiamo, mai così tanti video e podcast dei nostri generi preferiti vediamo come nel periodo di Halloween e in cuor nostro speriamo che la massa impari ad apprezzarli come facciamo noi; ma ahimè, il significato profondo di questa ricorrenza viene colto da pochi.

Ci sono un sacco di celebrazioni cristiane e pagane legate all’inizio di novembre, d’accordo, ma il riassunto di ognuna è “la morte come inizio di una nuova vita”: esorcizzare il dolore e la paura perché tutti prima o poi con la morte dobbiamo fare i conti – quella dei nostri cari e, quando sarà ora, anche la nostra.

Prima della morte però ci sono tutte le paure a essa legate, compresa quella della malattia! Per questo Halloween assume nella nostra vita di blogger sierocoinvolti un valore diverso da quello commerciale che la massa gli attribuisce, un senso profondo che ci induce a festeggiarlo.

Uno schiaffo allo stigma

Vestirsi con un mantello viola e la scritta “AIDS”, fare gli scherzi agli amici col sangue finto, quando vivi con l’HIV e hai degli amici intimi a spingerti, arrivi anche se con fatica ad affrontare lo stigma che ti senti addosso buttandolo definitivamente in ridicolo; certo non basta una festa di Halloween ma è stato uno dei passi in avanti verso la libertà dai pregiudizi anche di fronte a quei conoscenti perplessi dal costume: “perché tra i tanti hai scelto quello? Non è che sei…” E rispondergli “io non SONO. Io vivo con un virus che però non mi deve identificare e classificare come persona più o meno valida”.

La notte di Halloween sono concessi anche gli scherzi più spaventosi e cattivi e nessuno dice niente, noi però facciamo il possibile per portare avanti il significato di questo evento per l’intero anno. Senza costumi o “scherzetto dolcetto” ma con lo spirito di esorcizzare il dolore e la paura dove possibile, perché tanto ci dobbiamo convivere e gestirli con la tristezza o la rabbia, farebbe male solo a noi.

Buon Halloween 2023, in attesa del 2024 e a chi non festeggia lo auguriamo lo stesso perché per noi è un momento di gioia, quindi, vogliamo la gioia dei nostri lettori in qualunque modo vogliano viverla. Anche standosene sul divano a guardarsi l’ennesimo programma tv dove ci si urla addosso se questo li fa stare bene.

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